La nuova sede ci ha accolto ormai qualche mese fa, a maggio 2020, in piena emergenza Covid! Un trasloco decisamente sfortunato e non proprio agevolato dal periodo. Lo cattiva sorte ha rivelato, però, una piacevole sorpresa per noi… una graziosa palazzina in mattoni in un bel giardino fiorito a pochi passi dal parco e vicinissimo al nostro ultimo magazzino per le materie prime.
Negli ampi spazi suddivisi su tre piani, di cui uno solo di laboratori, ognuno di noi ha trovato la sua isola dove sentirsi al sicuro anche nei mesi di lockdown quando il mondo sembrava essersi immobilizzato. Abbiamo imparato a dialogare con la natura che dalle finestre incornicia le nostre giornate mettendoci di buon umore! È come se il peso dei dubbi e delle incertezze di questi tempi riuscissero a trovare pace nelle ore lavorative essendo in un ambiente green condiviso con tutti colleghi. Cosa non manca? La luce che inonda le innumerevoli vetrate e che aiuta a vedere le cose con più chiarezza facendo ordine in senso ampio. Quando poi, un progetto tarda ad ‘arrivare’ una pausa relax tra gli alberi o anche solo aprire la finestra e respirare Madre Natura aiuta!! Lo shinrin-yoku funziona…
Quello che abbiamo riorganizzato quindi non sono solo gli spazi o gli ultimi scatoloni ma sono le nostre teste. L’arte dello slow-life si è insinuata nelle nostre vite nei primi mesi di chiusura lasciandoci all’inizio smarriti senza la frenesia, il contatto constante tra di noi e la continua proiezione verso il futuro poi, ci ha insegnato a prendere possesso del presente e con i nostri bioritmi per un modello di vita più umano e produttivo che questa sede abbraccia totalmente
Articolo pubblicato su The Zschimmer & Schwarz Group Staff Newspaper – Cristina Minelle
NO 143 | Decembre 2020